Ci siamo. La fase 2 è cominciata oggi mercoledi 20 maggio 2020 e finalmente si respira un po’ di aria di libertà.
Il lockdown, iniziato a marzo (leggi Coronavirus: si chiude tutto per 14 giorni), è giunto al suo termine o quasi, ma per tornare davvero alle nostre vite quotidiane dovremo aspettare il 3 giugno. Quando si riapriranno anche i voli e gli aeroporti
Intanto il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, ha dato via libera all’apertura delle attività. Per gli spostamenti non serve più l’autocertificazione, ma bisogna rimanere entro i confini regionali. Verso la fine del mese sapremo se potremo spostarci anche da regione a regione e non solo per motivi di salute e/o lavoro.
L’estate si avvicina e c’è chi inizia a pensare al mare. Quest’anno sarà tutto un po’ diverso perché, sebbene potremo circolare liberamente, alcuni divieti rimarranno al fine di evitare il riemergere di nuovi focolai di Coronavirus.
Meglio quindi sapere prima quali saranno le regole per le spiagge libere e non solo, così da poter tutelare noi stessi e soprattutto gli altri.
Regole per le spiagge libere
Partendo dalle linee guida Inail per la sicurezza riguardo le attività commerciali, Regioni e Governo sono arrivati a una intesa il 16 maggio scorso realizzando le “Linee di indirizzo per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative“.
Riassumiamo in un elenco le regole per gli stabilimenti balneari, ma che valgono anche per le spiagge libere.
In spiaggia dovrai trovare un’adeguata informazione su come devi comportarti. Quest’anno potresti trovare un addetto, ovvero lo steward di spiaggia, che ti spiegherà cosa fare e cosa non fare. Sulle spiagge libere, invece, potrebbe esserci un addetto alla sorveglianza.
Ogni stabilimento dovrà dotarsi di prodotti igienizzanti; sulla spiaggia libera, invece, dovrai portarteli da casa perché non è detto che il Comune li renda disponibili sul posto.
È probabile che ti venga chiesto di prenotare il lettino e che la tua presenza venga memorizzata in un elenco per un massimo di 14 giorni allo scopo di fornire agli enti preposti tutti i nomi di eventuali persone contagiate.
Ti potrebbero misurare la temperatura all’ingresso del lido e se risultasse che hai più di 37,5 °C potresti essere rispedito a casa.
Alla cassa potrai trovare delle barriere per evitare il contatto con il personale. Se non ci fossero, il personale è obbligato a indossare la mascherina e a utilizzare gel igienizzante per le mani.
Sarebbe meglio saldare il conto con carta di credito e in fase di prenotazione, così da evitare contatti.
L’ingresso in spiaggia dovrà essere predisposto in modo tale da evitare assembramenti e assicurare la distanza di almeno 1 metro tra le persone. Viene fatta eccezione solo per le persone non soggette a questa distanza, come i componenti di uno stesso nucleo famigliare.
Entrata e uscita potrebbero essere distinte.
La superficie a disposizione di ogni ombrellone deve essere di almeno 10 mq, circa 3 metri tra un palo e l’altro. Quindi fai attenzione a quando pianterai il tuo ombrellone nella spiaggia libera.
Chi usa solo il lettino o la sedia a sdraio dovrà mantenere la distanza di almeno 1,5 metri dagli altri che non appartengono alla sua famiglia o alla sua compagnia.
Le aree comuni (es. bagno, docce, ecc.), così come le attrezzature, dovranno essere pulite e disinfettate regolarmente e dopo la chiusura.
Sulle spiagge saranno vietati giochi e attività che prevedono assembramenti causa del possibile contaggio da Covid; al contrario gli sport individuali si possono praticare, ma bisogna sempre rispettare le distanze.
Tuttavia potrai giocare a racchettoni in acqua.
Il rispetto delle regole è un nostro dovere e un nostro diritto, quindi cerchiamo tutti di attenerci il più possibile a ciò che ci viene richiesto, soprattutto sulle spiagge libere dove il controllo sarà minore.
Regole spiagge libere Regione per Regione
Abbiamo visto quali sono le regole che Governo e Regioni hanno stabilito per le spiagge. Tuttavia ogni singola Regione può varare misure più restrittive, ma soprattutto ciascun Comune potrà stabilire regole proprie.
È necessario quindi informarsi bene prima di recarsi in spiaggia per evitare spiacevoli sorprese e in particolare conoscere per tempo le regole a cui ci si dovrà attenere.
Ecco Regione per Regione quali sono le regole per le spiagge libere e per gli stabilimenti balneari.
Abruzzo
All’allegato 3 dell’ordinanza n.59 del 2020 sono riassunte tutte le regole per le spiagge libere e gli stabilimenti balneari. Vediamole assieme:
la distanza tra un palo di ombrellone e l’altro dovrà essere di 3,5 metri sia nelle spiagge private che in quelle libere (totale area a disposizione: 12,25 mq);
nelle spiagge libere i Comuni dovranno limitare lo spazio con nastri e questi spazi saranno prenotabili tramite app o piattaforme online per potervi accedere.
Probabilmente assieme allo spazio in spiaggia si potrà prenotare il posto auto a tariffe agevolate, se il singolo Comune lo permetterà.
La prenotazione tramite app della spiaggia, sia quella libera che in concessione, sarà utilizzata per raccogliere i nominativi delle persone in caso di eventuale contagio.
- Se il singolo stabilimento non dispone di app, dovrà comunque registrare i nomi di tutti quelli che hanno accesso al lido
- la prenotazione potrà basarsi su fasce orarie, così da evitare affollamento;
- si dovrà favorire il pagamento elettronico per evitare gli assembramenti;
- negli stabilimenti dovranno esserci entrate e uscite differenziate, così come percorsi prestabiliti per ridurre al minimo gli incontri tra persone;
- negli stabilimenti il personale dovrà indossare la mascherina, verrai accompagnato al tuo ombrellone e ti verranno date tutte le informazioni necessarie, le attrezzature dovranno essere disinfettate prima del tuo utilizzo.
- Nella spiaggia libera sarà ciascun Comune incaricato della pulizia e della sanificazione;
- Sono vietate le attività ricreative e sportive di gruppo, nonché vietato l’uso di cabine da più persone non appartenenti allo stesso nucleo famigliare;
- nella spiaggia libera il Comune dovrà trovare soluzioni adeguate per limitare gli assembramenti di persone lungo la battigia.
Basilicata
Al momento non è stata ancora emanata alcuna ordinanza in merito alle spiagge.
Calabria
Le spiagge libere e gli stabilimenti balneari lungo la punta dello stivale riapriranno a partire da mercoledì 20 maggio (leggi l’ordinanza).
Campania
Per quanto riguarda la regione Campania, la decisione presa in merito alle spiagge libere e agli stabilimenti balneari differisce dalle altre Regioni.
L’ordinanza recita così: “si dà mandato all’Unità di Crisi regionale, sentite le categorie interessate, di definire adeguate misure ai fini della ripresa in sicurezza delle attività entro il 25 maggio 2020”. Quindi bisognerà aspettare cosa verrà deciso nei prossimi giorni.
Emilia-Romagna
Le spiagge libere in Emilia-Romagna hanno aperto oggi lunedì 18 maggio. Per gli stabilimenti balneari bisognerà attendere il prossimo lunedì.
Le regole per le spiagge libere sono le stesse di quelle in vigore per gli stabilimenti balneari. Ovviamente anche in questa regione saranno i singoli Comuni a dover vigilare e applicare le regole in base alle linee guida del Governo.
Ad esempio a Cesenatico si sta pensando di creare un reticolato per suddividere gli spazi e di installare dei cartelloni che spieghino il comportamento da tenere.
Rimini sta pensando di assumere personale dedicato al controllo delle distanze e di predisporre mascherine, guanti e gel igienizzanti sulle spiagge libere.
Friuli Venezia Giulia
Il Friuli ha soltanto recepito il dpcm. Trovi l’ordinanza qui.
Lazio
L’ordinanza del Lazio ha lasciato un po’ gli operatori con l’amaro in bocca. Infatti se le spiagge libere sono state riaperte a partire da oggi, per gli stabilimenti balneari non è ancora stato deciso nulla. Forse la Regione posticiperà l’apertura al 3 giugno. Le regole per le spiagge libere rimangono quelle valide per tutta l’Italia.
Liguria
L’ordinanza regionale non fa altro che confermare le regole stabilite a livello nazionale, ovvero quelle elencate all’inizio di questo articolo. Gli stabilimenti balneari e le spiagge libere verranno aperti a partire dal 15 giugno, anziché dal 1° giugno come ogni anno.
Marche
Ecco le regole per le spiagge libere nelle Marche:
mantenere le distanze dalle altre persone, eccetto se dello stesso nucleo familiare o conviventi. In caso di controllo può essere richiesta apposita documentazione (porta con te un documento di riconoscimento!);
gli ombrelloni dovranno essere posizionati ad almeno 3,5 metri misurati da palo a palo, mentre lettini, teli, ecc. a una distanza di 2 metri;
potrebbero esserci controlli da parte della polizia locale.
Inoltre il Comune è incaricato di: fornire tutte le informazioni necessarie, controllare gli accessi, far rispettare le distanze, pulire e sanificare aree comuni (es. i bagni), controllare.
La Regione ha dato la possibilità ai Comuni di offrire tratti di spiaggia libera a ristoranti e bar, in modo tale che questi possano distanziare ancora di più i tavoli.
Gli stabilimenti balneari potranno aprire il 29 maggio. Coloro che somministrano anche cibi e bevande possono già aprire, ma limitatamente a questa attività.
Molise
L’ordinanza regionale non ha aggiunto altre regole o norme da rispettare per quanto riguarda le spiagge, quindi valgono le linee guida nazionali.
Puglia
Nel tacco d’Italia gli stabilimenti balneari, così come le spiagge libere, saranno finalmente aperti da lunedì 25 maggio. Per quanto riguarda le spiagge libere i Comuni possono decidere per una diversa data.
La Puglia riprende le linee guida nazionali nella propria ordinanza, aggiungendo la necessità di recintare lo stabilimento per poter avere un maggior controllo sugli accessi. Soltanto i clienti possono usare i servizi dello stabilimento. È vietato passare dalla spiaggia libera a un lido o da lido a lido, così come svolgere attività ludico-sportive (beach volley, biliardino…).
La respirazione bocca a bocca è consentita attraverso mascherina igienica. Si possono usare le piscine, ma ogni persona deve disporre di almeno 10 mq.
Sardegna
La Sardegna ha reso accessibili da oggi le spiagge libere e ha concesso l’apertura degli stabilimenti balneari con l’ordinanza n. 23 del 17 maggio 2020. La Regione recepisce le linee guida nazionali, ma i Comuni hanno facoltà di adottare misure più restrittive.
Ti ricordo che a partire dal 2017 alcune Comuni hanno imposto limiti nel numero di persone che possono accedere alle spiagge libere, richiedendo a volte il pagamento di una sorta di biglietto (3,50 € per prendere il sole alla Pelosa).
Sicilia
La Sicilia ha emesso l’ordinanza che recepisce il DPCM del 17 maggio. In particolare per gli stabilimenti ha autorizzato l’avvio delle attività per la prossima apertura, ma ancora non è stata stabilita la data effettiva per l’inizio della stagione balneare. La Regione si è allineata alle linee guida nazionali.
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Toscana
La regione Toscana recepisce il decreto del Presidente con una ordinanza. Gli stabilimenti balneari e le spiagge libere sono accessibili a partire dal 18 maggio.
Veneto
La Regione ha dato via libera all’apertura di stabilimenti balneari e spiagge libere, facendo proprie le linee guida nazionali.